Cinema

Alle soglie dei trent'anni, parte il "Sulmona Cinema"

Alle soglie dei trent'anni, parte il "Sulmona Cinema"

Dopo la triste notizia della chiusura del cinema che ha ospitato l’evento, era molto in bilico la possibilità di un ritorno, ma per fortuna dal 3 al 7 dicembre ancora una volta presso il Nuovo Cinema Pacifico, si terrà la 29° edizione di Sulmona Cinema, in versione minimal, ma interessante come sempre. Il manifesto mostra Ovidio, simbolo della città abruzzese con il simbolo di Lotta Continua, come motto di battaglia culturale in un lavoro grafico di ispirazione agli anni ’70. In concorso opere prime e seconde con chicche che gli spettatori potranno visionare secondo il programma nella sala purtroppo aperta solo per questa manifestazione e che proporrà film già noti come “Io sono lì” di Andrea Segre o “Corpo Celeste” di Alice Rohrwacher, ma anche delle valide opere in anteprima come l’intrigante “Cacao”, opera di Luca Rea che racconta una love story demenziale con la struttura di una commedia fumettistico-surreale. La rassegna diretta artisticamente da Roberto Silvestri avrà una giuria composta da studenti di scuole di cinema, che avranno il compito di decretare il vincitore a cui sarà consegnato l’Ovidio d’argento: quest’anno il presidente di giuria sarà Enrico Ghezzi, nome noto in ambito televisivo per aver fatto nascere programmi come “Blob” e “Fuori orario”. Iniziativa interessante per questa ventinovesima edizione di Sulmona Cinema, è un esperimento di commistione teatrale: l’attore e regista Pietro Faiella infatti organizzerà un casting cittadino per mettere in scena monologhi cinematografici d’autore in una sorta di gara mnemonico-espressiva che sarà poi proposta in una versione video in occasione dell’ultima serata del festival, insieme ad una performance teatrale vera e propria dell’attore su un testo tratto da Grumberg. La possibilità di tenere in piedi un evento importante e longevo come il Sulmona Cinema è un traguardo importante per la cultura e per il mondo della celluloide che hanno così una nuova possibilità di dare un senso al potere artistico nonostante i mille problemi degli ultimi tempi.